Ifigenia
«Ad Àulide le navi erano pronte a salpare,
le coste d'Ilio stavano lì ad aspettare;
tutto era pronto per il grande evento,
ma il mare era in tempesta per il vento.
Gli Achei, vista la situazione stagnante,
vollero consultare l'indovino Calcante.
Quel ciarlatano, che mio padre odiava,
allora, tirò fuori tutto l'odio che covava.»
«Colpa d'Atride*, disse senza alcuna riserva,
l'ira d'Artèmide urla vendetta per la sua cerva;
come figlia dalla Dea essa era considerata,
la figlia del reo, ora, deve essere immolata.»
«Mio padre Agamennone era un re potente,
ma contro quel vate non poté fare niente:
spesso religione, pregiudizio e superstizione
offuscano le menti, accecano la ragione.
Il vento, prima o poi, doveva calmarsi,
ma il vate trovò il modo di vendicarsi;
fu così che io divenni vittima sacrificale,
lasciando la vita, trafitta da un pugnale.»
(Pino Bullara)
*Nome patronimico di Agamennone, figlio di Atreo.
Agamennone, padre di Ifigenìa, aveva ucciso in una
battuta di caccia proprio la cerva della dea Artemide.